giovedì 24 maggio 2007

Scripta manent!

Si imputa spesso alla classe politica di fare solo chiacchiere che il vento porta via il giorno dopo le elezioni, insieme alle promesse.

Questa volta non è così.
Le parole, le immagini, le promesse e i volti di questa tornata elettorale ci accompagneranno per mesi ancora dopo il fatidico esito delle urne.
Sotto il solleone di agosto tutti gli amici saranno in vacanza e tu continuerai a lavorare, da solo nella città deserta... ma ci sarà sempre lui, il tuo consigliere a farti compagnia dal suo manifesto ormai logoro e cotto, eppure tenacemente attaccato a quella parete dell'ufficio postale, o della scuola materna, che sorridente ti dice "Io sono con te!"; e allora ti sentirai meno solo.

Riapriranno le scuole, ed i ragazzi dei licei avranno ancora tanti bigliettini elettorali disposti con accorta equità su tutto il territorio comunale, da poterne fare filtri da spinello; ci saranno agricoltori che a dicembre smonteranno le pareti di legno montate sui loro campi fertili, per inneggiare al parente, allo zio, a se stesso, e ne faranno fuoco e fiamme, braci e fumo... e anche in inverno i nostri candidati scalderanno così i nostri cuori.
Tutto diverrà decorazione perenne dell'habitat urbano e si unirà al museo delle esposizioni permanenti della città: le decorazioni natalizie di commercianti sciatti che campeggiano opache tutto l'anno dietro le vetrine; o le scritte che inneggiano all'Italia Campione del Mondo (qualcuna addirittura sopravvissuta dalla precedente vittoria) i cartelloni fluorescenti delle svendite per chiusura attività, e quelli coloratissimi dei circhi, incollati sulle lamiere ondulate dei cantieri.
Tutto, insomma, diventa città, col tempo. Si storicizza, in qualche modo. E la gente ci si affeziona.
Come potremmo vivere senza la vandalizzazione del busto di Mazzini-Mazzinga, o senza i cartelli di ingresso alla città dove la scritta "Latina" è stata sostituita nostalgicamente con "Littoria"?
Le immagini e le parole di questa campagna elettorale sono, evidentemente da entrambi le parti, da manuale dell'ipocrisia, ma la scelta degli elettori dovrebbe ignorare chi, promettendo di migliorare la qualità della vita di questa città, fa tutto il possibile per peggiorarla, e premiare chi sostiene una competizione elettorale sostenibile, civile e pulita.
Perchè tutto diventa città e tutto si storicizza. Purtroppo.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/gente/cambridge-sindaco/1.html
...anni luce avanti!...E' proprio vero che da noi ancora c'è il buio!!!