Caro amico ti scrivo...
Questo post è per i miei amici un invito a lasciare contributi liberi e spontanei.
Un invito che vorrei rivolgere in particolare a Giampiero, architetto come me, e attento osservatore dei dettagli; a Ciro e Fabio che questa città l'hanno lasciata e la ritrovano alle feste comandate; a Fabio "the Carpaman" voce ed autore dei Verrospia che canta di ribellione e riflessione; ad Eugenio fotografo d'altri tempi che spero vorrà dedicarci qualche "Latina come la vedo io"; a Stefano che pensa globalmente ed agisce localmente; a Valeriano, giornalista disincantato; e poi a Marcello, che so capace di raccontare le cose con la semplice efficacia di metafore pazzesche; a Rossella, che sa vedere le cose con gli occhi di suo figlio e sa affrontarle con la determinazione che è solo sua; a Loretta che mi correggerà gli errori di ortografia; a Giovanni che qui metterà le sue idee politiche per iscritto una volta per tutte; e poi a Sabrina, Andrea, Giancarlo, Eleonora, ed a tutti quelli che non ho nominato ma che aspetto con curiosità. Ed in paricolare alla persona che amo, che con ironia ed intelligenza sa dire e sa scrivere, e con dolce fermezza sa farmi innamorare ogni giorno.
2 commenti:
Presente!!!
Anche se il mio punto di vista su questo bel blog l'ho già espresso nella discussione precedente di presentazione, una cosa la vorrei aggiungere. Il mio contributo libero e spontaneo, come dice il Marcotò. E' vero che penso globalmente per agire localmente (ti ringrazio per la citazione). Ma dietro a questo bello slogan c'è anche qualcosa di più...e senza per forza di cose dover pensare a chissà quale grande questione mondiale da affrontare. Credo che la frase possa essere letta anche in chiave più intimistica, e cioè pensare sì in grande, ma anche non perdere mai di vista le piccole cose, quelle che nel quotidiano ci rendono piena e "ricca" la vita. Dagli affetti, alle amicizie, ai piccoli gesti ai quali diamo spesso poca importanza e ai quali invece dovremmo cercare di prestare più acolto ed attenzione.
... la verità è che noi facciamo parte di questa "città del nord", facciamo parte di una piccola oasi o di un mondo sommerso, facciamo parte di qualcosa che è cresciuto con noi e vorremmo cambiasse con noi.
Abbiamo visto questa città come la città imposta, la città della nostra famiglia e dei nostri amici,poi è diventata una città troppo piccola e dal percorso troppo ben definito...infine l'abbiamo scelta come la nostra città, l'abbiamo criticamente accettata, l'abbiamo vissuta con spirito realistico ma fiducioso. Ancora oggi continuiamo a viverla perchè è la città dei nostri affetti e dei nostri amici e sarà la città della nostra famiglia!
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